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Ammiraglio Giuseppe De Giorgi - Biografia

Giuseppe DE GIORGI Ammiraglio di Squadra (in ausiliaria)

Nominato Guardiamarina al termine dell’Accademia Navale nel 1975, ha frequentato le scuole di volo della Marina statunitense, presso le basi di Pensacola (Florida) e Corpus Christi (Texas), dove ha conseguito il Brevetto di Pilota Militare  nel 1977 e Milton (Fla) dove ha conseguito il brevetto aggiuntivo di pilota di elicottero.

Gli incarichi di maggior rilievo ricoperti sono stati i seguenti:

  • Capo Servizio Volo della Fregata Alpino (1981 – 1982);
  • Comandante di Nave Bradano (1982 – 1983);
  • Capo Servizio Volo dell’Incrociatore Andrea Doria (1983 – 1985);
  • Capo delle Operazioni Aeree del 18° Gruppo Navale schierato in Golfo Persico durante il conflitto Iran-Iraq (1987-1988);
  • Capo Servizio Volo di CINCNAV (1989 -1992);
  • Comandante della Fregata Libeccio (1992 – 1993);
  • Capo dell’Ufficio Studi e Nuovi Programmi del Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore Marina (1993 – 1997);
  • Comandante dell’Incrociatore Vittorio Veneto (1997-1999);
  • Comandante delle Forze Aeree della Marina e Capo Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore della Marina (2000-2005).
    In tale incarico l’Ammiraglio ha riorganizzato la componente aeromobili della Marina adottando soluzioni organizzative innovative rivelatesi particolarmente efficaci:
    • accorpando la logistica nell’ambito dei Reparti Operativi semplificando nettamente (unificandola) la catena di comando;
    • eliminando le duplicazioni funzionali;
    • riducendo il numero del personale complessivo;
    • accentrando nelle tre basi tutte le componenti volo imbarcate;
    • portando senza incrementi di personale né di fondi l’efficienza media della Componente dal 60% all’80/85 % (dato record ambito NATO);
    • riducendo al minimo storico i tempi di fermo macchina per avaria.
  • Comandante delle Forze d’Altura (2005-2007) e Comandante della Forza Marittima di Reazione Rapida della Nato (2006-2007).
    In tale incarico, nel periodo 28 agosto – 19 ottobre 2006, ha comandato  l’Operazione “Leonte” per l’immissione in Libano del contingente nazionale nella missione “UNIFIL” e, successivamente, la Interim Maritime Task Force sotto egida ONU, per il controllo delle acque territoriali libanesi, ottenendo la rimozione del blocco navale israeliano e restituendo al Libano la sovranità sulle proprie acque territoriali e la libertà di navigazione.
    ​Per i risultati conseguiti durante l’Operazione “Leonte”, l’Amm. De Giorgi è stato insignito delle seguenti onorificenze:
    • Ordine Militare d’Italia (grado di “Ufficiale) conferitagli dal Presidente della Repubblica il 4 novembre 2007;
    • Medaglia d’argento al Merito Militare, conferitagli dal Governo Libanese il 16 ottobre 2006, per il ripristino della sovranità libanese sulle sue acque territoriali.
    • Legion d’Onore della Repubblica Francese (Cavaliere).
    Inoltre, per la stessa Operazione, il 20 marzo 2007 è stato premiato quale “Militare dell’anno”, presso lo Smithsonian National Air and Space Museum di Washington D.C., nel corso dell’annuale cerimonia dei “Laureate Awards”;
  • Dal 2007 al 2008, ha ricoperto  l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Operativo di vertice Interforze.
    In tale incarico ha, fra l’altro:
    • ideato, definito e gestito la realizzazione della nuova centrale operativa interforze del Comando Operativo Interforze, gli spazi decisionali di vertice ad alta classifica e la grande sala multimediale (attrezzata come centrale di comando operativa di riserva per grandi eventi operativi);
    • diretto le operazioni interforze e interagenzia della Protezione Civile Nazionale, per la messa in sicurezza di ponte Sant’Angelo, nel corso della piena del Tevere, rimuovendo i “barconi” e i pontoni che si erano incastratati sotto le arcate dello ponte che lo avevano trasformato in una sorta di diga, mettendone a repentaglio l’integrità strutturale;
    • assolto al compito di soggetto attuatore per la sicurezza e la logistica del G8 a La Maddalena, prima del suo trasferimento all’Aquila.
  • Nel 2009 è stato nominato Capo di Stato Maggiore del Comando Squadra Navale, incarico in cui, alle dipendenze dell’Ammiraglio Binelli Mantelli (allora Comandante in capo della Squadra) ha sviluppato la riorganizzazione della Componente Anfibia della Marina, del metodi di addestramento in mare dei comandi complessi. Ha inoltre, sulla base dell’esperienza maturata al COI, ridisegnato e gestito la nuova grande Centrale Operativa del Comando della Squadra e delle sale operative tematiche complementari dando vita al centro di eccellenza per il controllo marittimo, a disposizione di tutti Ministeri e le Agenzie aventi competenze marittime.
  • Dal 2011 al 2012 è stato Ispettore alle Scuole della Marina dove ha sviluppato il nuovo modello formativo degli Ufficiali di Marina.
  • Dal 2012 al 2013 ha ricoperto l’incarico di Comandante in Capo della Squadra Navale (da cui dipendevano 60 unità navale e circa 16.000 uomini e donne).
  • Infine, dal febbraio 2013 al giugno 2016 Capo di Stato Maggiore della Marina. In tale veste ha:
    • riorganizzato la Componente Operativa della Marina;
    • adottato l’organizzazione per “linee di prodotto” invece che per funzioni, applicandola a tutta la Marina;
    • trasformato la struttura e l’organizzazione logistica della Forza Armata importando il modello organizzativo della Forza Aerea della Marina stessa, fiore all’occhielo della Forza Armata per la sua efficienza e reattività;
    • applicato la nuova formazione degli ufficiali adottando il modello della formazione continua, alternando periodi d’impiego operativo a momenti di formazione di livello universitario;
    • riaperto le basi storiche della Marina per meglio far fronte alla minaccia asimmetrica (evitando la concentrazione delle navi,  migliorando al contempo  tempestività d’azione e sorveglianza costiera;
    • ideato e comandato le operazioni Mare Nostrum, Norman Atlantic, Mare Sicuro, Periplo dell’Africa del 30° Gruppo navale;
    • aperto la Marina a collaborazioni con la società civile, soprattutto nel campo dell’assistenza umanitaria, della ricerca mirata alla protezione dell’ambiente marino, del supporto alle scuole per avvicinare i giovani al mare, della promozione della consapevolezza dell’importanza del mare per la prosperità e sicurezza nazionale.
    ma soprattutto, considerata l’obsolescenza della Flotta ha:
    • promosso e ottenuto dal Governo e dal Parlamento, nell’ambito della legge di stabilità del 2013, un finanziamento speciale di 5,3 Mld €, per il rinnovo della flotta, confermato e integrato a 6,7 Mld. €, nell’ambito della legge di stabilità del 2104  (c.d. Legge Navale);
    • definito le caratteristiche delle nuove Navi oggetto del finanziamento (1 Nave Anfibia, 10 Pattugliatori d’Altura,  1 Nave Logistica, 2 Unità per operazioni speciali);
    • operato, in sinergia con la Direzione degli Armamenti Navali, consentendo la contrattualizzazione di tutte le navi nell’ambito del suo mandato quale Capo di Stato Maggiore della Marina.

Al termine di primo anno dalla sua nomina la Marina, per la prima volta, ha acquisito il primo posto nell’indice di gradimento degli Italiani fra tutte le forze armate e i corpi a ordinamento militare dello Stato.

Dal 22 Giugno 2016 è in ausiliaria, per raggiunti limiti d’età.

  • Attualmente ha una cattedra di International Security alla Webster University di Ginevra, Svizzera

L’Ammiraglio è nato il 21 giugno 1953 a Napoli, sposato con Elisabetta Rossi. Hanno un figlio di 35 anni Gabriele, una nipote Vittoria e due cani (Grisou e Dora).

I suoi interessi principali sono geostrategia, scienza dell’organizzazione applicata al mondo militare, tutela dell’ambiente marittimo, sicurezza marittima e politica militare.

Quando non impegnato in conferenze e nello studio, spende il suo tempo in mare sul Barracuda (un HR 41 del 1977) o facendo giardinaggio.