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Overshoot day: abbiamo una sola Terra, ed è in prestito alle generazioni future

29 luglio 2019, scattata l’ora X per la Terra. In questa calda giornata estiva l’umanità ha consumato interamente le risorse naturali che il nostro Pianeta è in grado di produrre annualmente. Da questo giorno abbiamo cominciato quindi a consumare più di quello che la Terra riesce riformare durante l’anno, bruciando in questo modo risorse del futuro. Questo il risultato annuale delle analisi del “Global Footprint Network”, l’organizzazione di ricerca internazionale che tiene la contabilità dello sfruttamento delle risorse naturali (la cosiddetta "impronta ecologica" dell’uomo). Per gli scienziati dell’associazione il cosiddetto Overshoot Day rappresenta quindi il giorno dell'anno in cui la nostra domanda di acqua, cibo, fibre, legno e assorbimento di anidride carbonica supera l'ammontare di risorse biologiche che gli ecosistemi della terra sono in grado di rinnovare annualmente. [1]

Per determinare tale data ci si riferisce al numero di giorni di quell'anno in cui la bio-capacità della Terra è sufficiente per fornire l'impronta ecologica dell'umanità. L’Earth Overshoot Day viene così calcolato dividendo la bio-capacità del pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare quell'anno), per l'impronta ecologica dell'umanità moltiplicata per 365. Il resto dell'anno corrisponde poi al superamento globale di tale limite. Deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità e accumulo di anidride carbonica in atmosfera sono tra gli effetti più tangibili del sovra-utilizzo di quello che il pianeta ha da offrire. Gli stessi cambiamenti climatici e i sempre più frequenti fenomeni di siccità, incendi e uragani sono una conseguenza diretta di queste problematiche, specialmente dell’effetto serra causato dall’accumulo di CO2. E così, in pratica, il nostro ecosistema, aggredito dallo sfruttamento dell’uomo, non fa in tempo a ricrearsi per soddisfare le sue esigenze con tutti i lati negativi che ne conseguono.

Una data che arriva sempre prima: 30 anni fa cadeva in ottobre, 20 anni fa verso la fine di settembre. E adesso non arriviamo ad agosto. Secondo l’organizzazione di ricerca internazionale l’Italia ha però raggiunto, con un record negativo, il suo Overshoot Day 2019 già il 15 maggio. Per soddisfare i consumi degli italiani, servono, infatti, le risorse di 4,7 paesi come l'Italia. Solo il Giappone al mondo consuma di più in rapporto a quello che produce: 7,7 volte. Dopo vengono Svizzera (4,6), Gran Bretagna (4,0) e Cina (3,8). In media, tutto il mondo consumerà nel 2019 le risorse di 1,75 pianeti. Se tutto il mondo consumasse poi come gli Stati Uniti servirebbero le risorse di 5 pianeti per continuare a sopravvivere. [2]

Il calcolo è ovviamente più simbolico che altro ma serve a far capire quanto stia progressivamente peggiorando il rapporto tra l'uomo e la natura e, di conseguenza, con le risorse che questa ci mette a disposizione. Ogni anno, sempre di più, stiamo andando a debito con la "Terra di domani" (e soprattutto con le generazioni future), condizione insostenibile sia dal punto di vista ambientale che socio-economico.

Nonostante negli anni questa data sia sempre stata anticipata di qualche giorno rispetto all’anno precedente una possibile soluzione, forse, ancora esiste. Se, infatti, con l’impegno concreto di tutti si spostasse ogni anno l’Earth Overshoot Day di cinque giorni all'anno, l’uomo sfrutterebbe meno di una Terra all’anno prima del 2050. Ma solo con delle forti e radicali scelte politiche sul piano energetico e ambientale, riusciremmo ad ottenere un cambio di rotta fino a raggiungere un equilibrio tra i nostri bisogni e ciò che il pianeta è in grado di offrirci. Una maggiore presa di coscienza delle persone sulla tematica e l’avvio di programmi che prevedano la riduzione degli sprechi alimentari e la valutazione dei governi di una gestione responsabile delle risorse naturali potrebbero quindi fornire una prima soluzione al problema. [3]

Sono cinque i settori chiave analizzati nella campagna “Steps to #MoveTheDate”, che, secondo gli esperti, offrono oggi opportunità significative di cambiamento: città, energia, cibo, popolazione e pianeta (ad esempio ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili potrebbe voler dire addirittura 'guadagnare' 93 giorni sulla tabella di marcia; sostituire poi il 50% del consumo di carne con una dieta vegetariana contribuirebbe invece a spostare la data di altri 15 giorni). Ma anche e soprattutto le risorse alimentari sono a rischio, proprio perché i parametri per definire questo calcolo si riferiscono al consumo di frutta, verdura, carne, pesce, acqua e legno. In tal senso l’area del Mediterraneo risulta tra quelle a maggior rischio, in particolare per gli stock ittici, dei quali ben l’87% è sottoposto a sovra-sfruttamento. [4]

In occasione dell’Overshoot day scatta così in Italia anche lo stop al pesce fresco a tavola per l'avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta italiana lungo l’Adriatico al fine di risparmiare le risorse del nostro mare, sempre più limitate. In un Paese come il nostro che importa dall'estero 8 pesci su 10, nei territori interessati dal fermo biologico bisognerà quindi nei prossimi mesi prestare ancora maggiore attenzione per non rischiare di ritrovarsi nel piatto prodotti stranieri o congelati estranei al pesce fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone nostrane dove non il fermo non è ancora in atto. [5]

Dunque tornare indietro è possibile e in tal senso la grande sfida è quella di avere una maggiore consapevolezza di quanto sia importante la responsabilità personale di ognuno di noi. Come ricorda Mathis Wackernagel, co-inventore della contabilità dell’impronta ecologica e fondatore del Global footprint network, «Abbiamo solo una Terra, non possiamo usare risorse pari a quelle di 1,75 pianeti Terra senza conseguenze distruttive».

Ammiraglio Giuseppe De Giorgi

altre fonti:

https://it.blastingnews.com/ambiente/2019/07/risorse-naturali-oggi-29luglio-e-learth-overshoot-day-un-giorno-che-arriva-sempre-prima-002956505.html

https://www.rtl.it/notizie/articoli/coldiretti-stop-a-pesce-fresco-scatta-fermo-pesca/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/29/il-consumo-di-pesce-in-italia-e-insostenibile-e-la-soluzione-non-e-ridurlo/5351289/

Ammiraglio Giuseppe De Giorgi - Overshoot Day 2019