Le zone umide, un patrimonio da preservare
Oggi si celebra la Giornata mondiale delle Zone Umide che ricorre il 2 febbraio per ricordare la firma, nel 1971, della Convenzione di Ramsar sulla loro tutela.
In Italia, ai sensi della Convenzione sono stati riconosciuti e inseriti nell'elenco d'importanza internazionale 50 siti. Parliamo di aree acquitrinose, paludi, torbiere oppure zone naturali o artificiali d'acqua permanenti o transitorie.
Le zone umide sono gli ambienti con la più grande biodiversità della Terra ma allo stesso tempo sono molto sensibili ai cambiamenti climatici che, assieme al degrado antropico, sta portando alla loro scomparsa.
Eppure questi ecosistemi sono molto importanti perché capaci di immagazzinare grosse quantità di carbonio, di assorbire le piogge in eccesso, limitando eventi estremi come alluvioni e siccità.
Nonostante ciò, la loro importanza è poco riconosciuta.
Per questo è necessario aumentare la consapevolezza mondiale sul valore delle zone umide per favorire azioni concrete per la loro salvaguardia.