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Direttiva sicurezza UE sulle navi passeggeri

Tre nuove direttive per aumentare la sicurezza delle navi che trasportano passeggeri.

L'Unione Europea ha rivisto le norme che regolavano la materia con la digitalizzazione della registrazione dei viaggiatori e l'istituzione di un quadro più chiaro per le ispezioni di traghetti ed unità veloci. Il via libera è arrivato dal Consiglio Ue ad un accordo di principio che era stato raggiunto con Commissione e Parlamento nel giugno scorso.  Il pacchetto di proposte racchiuso nelle direttive è stato il frutto di quanto emerso nelle varie riunioni della Commissione Europea sulla base delle raccomandazioni formulate nell'ambito del programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT)", in modo da garantire standard di sicurezza comuni standard in tutta Europa.

La prima direttiva riguarda le disposizioni di sicurezza per le navi passeggeri ed è incentrata sulle rotte nazionali. Introduce dei requisiti tecnici piuttosto dettagliati per le navi riguardanti  la protezione dagli incendi, la stabilità e le modalità di costruzione. Ad esempio  le navi passeggeri in acciaio e alluminio, con una lunghezza superiore ai 24 metri, dovranno essere costruite secondo norme di sicurezza europee comuni.

La seconda direttiva si occupa invece della registrazione delle persone a bordo imponendo alle compagnie di navigazione di digitalizzare la registrazione dei passeggeri delle navi: dovesse verificarsi un incidente, le unità di soccorso sarebbero messe nelle condizioni di avere in tempo reale tutta una serie di informazioni tra cui il numero preciso delle persone che si trovano a bordo. Gli Stati membri avranno comunque 6 anni di tempo per regolarizzarsi potendo continuare in regime transitorio a registrare i passeggeri anche in modo analogico.

Il tema delle norme d'ispezione è affrontato dalla terza direttiva con alcune modifiche che riguardano le unità veloci da passeggeri ed i traghetti ro-ro: vengono armonizzati i diversi regimi ispettivi eliminando una serie di sovrapposizioni. Come tutte le direttive però, queste novità dovranno essere recepite da leggi nazionali degli stati membri: anche l'Italia avrà quindi due anni per raccogliere nella propria legislazione questi nuovi principi. 

"Le nuove norme miglioreranno la sicurezza delle persone che viaggiano nei nostri mari", ha dichiarato il ministro estone dell'economia Kadri Simson, sottolineando che queste "semplificheranno e velocizzeranno le procedure per le compagnie di navigazione, anche tramite la digitalizzazione".  Secondo Violeta Bulc, Commissaria per i Trasporti, “l'adozione di queste nuove norme di sicurezza è un risultato importante dell'"anno marittimo" dell'UE.

In un momento in cui i cittadini si aspettano protezione da parte dell'UE, inviamo un messaggio chiaro: "la vostra sicurezza è la nostra priorità".

Ammiraglio Giuseppe De Giorgi

Ammiraglio Giuseppe De Giorgi - Direttiva sicurezza UE sulle navi passeggeri